olio evo come farmaco

L’olio evo per la FDA è un vero  farmaco. Ma quanto ne dobbiamo assumere?

l’olio evo riconosciuto come farmaco è ormai una verità acclarata.

L’olio evo fa talmente bene e deve essere considerato alla pari di un farmaco:

la decisione della FDA che ha rivisitato la definizione di olio extravergine d’oliva da alimento salutare a medicinale.

Si vuole riconsiderare loi standard per l’affermazione di “salutare” e riesaminare nello specifico i contenuti nutrizionali dei prodotti.

Su un punto la Food and Drug Administration americana è certa: alcuni grassi come l’olio extra vergine di oliva non sono solo nutrienti ma hanno anche benefici per la salute sbalorditivi.

È per questo che si tratta di un super food che può assurgere al ruolo di farmaco.

Infatti, è vero!! come è vero che l’olio evo previene il cancro all’intestino, ha un rapporto ottimale tra acidi grassi essenziali omega-6 e omega-3, è utile nella prevenzione di malattie cardiovascolari e dei deficit cognitivi tipici dell’anziano, riduce il rischio di diabete mellito di tipo 2, la decisione della FDA non può che essere giusta.

Ma ricordatevi che l’olio deve essere assunto e conservato seguendo regole precise.

Quanto olio extravergine assumere ogni giorno

Secondo la FDA è sufficiente assumere ogni giorno ed entro massimo 12/18 mesi dall’estrazione:

2 cucchiai di olio evo pari a circa 23 grammi (con un apporto di poco più di 200 calorie), crudo e lavorato a freddo, per garantire al nostro organismo l’assunzione di almeno 17.5 grammi di acido oleico.

Come si conserva l’olio evo extravergine

Per non alterare il suo potenziale nutraceutico, l’olio extravergine di oliva:

  • Va conservato a una temperatura tra i 14 e i 18 gradi, mentre, non ama temperature elevate oppure vicine o inferiori allo zero.
  • Va custodito in contenitori di massimo 500 millilitri ben chiusi, di vetro (opaco o scuro), di porcellana o di acciaio inox, in luoghi freschi e lontani da contaminazioni aromatiche.
  •  Evitate la plastica per alimenti. La legge italiana, inoltre, i contenitori chiusi devono essere etichettati e non rabboccabili e vieta l’uso di gradevoli e artistiche ampolle o oliere “domestiche”non deve essere mai a contatto con l’ossigeno e per questo non farlo residuare a lungo in contenitori mezzi vuoti, anche se ermeticamente chius
  • non deve essere mai a contatto con l’ossigeno e per questo non farlo residuare a lungo in contenitori mezzi vuoti, anche se ermeticamente chiusi.

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L’olio extravergine di oliva secondo Madrepuglia.

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